Il tempo ciclo aggregato: perché nessuno lo considera?
LA DEFINIZIONE DI TEMPO CICLO AGGREGATO È UN TERMINE CHE NON È PROPRIO COMUNE.
Se sei del settore, è più probabile che tu faccia riferimento solo al tempo ciclo.
Facciamo un piccolo passo indietro e prendiamo la definizione base di tempo ciclo riferito alla lavorazione da barra.
“Il tempo nel quale la barra del materiale entra in macchina fino all’espulsione del pezzo finito”.
Che di per sé è la definizione corretta ma, bisognerebbe calcolare, nel tempo ciclo, anche il tempo di riattrezzaggio del tornio CNC plurimandrino quando si cambia il pezzo da produrre.
I più mi diranno che il tempo di set-up non si conteggia perché significa che si sta cambiando il pezzo da lavorare e quindi non rientra nel conteggio delle performance di una macchina di tornitura.
La risposta corretta è ni.
Mi spiego meglio: il tempo ciclo viene giustamente calcolato sulla lavorazione di un pezzo. Questo è corretto se la tua produzione riguarda un solo pezzo che produci in decine (o centinaia) di migliaia di pezzi senza mai cambiare e riattrezzare la macchina.
Ma se noi consideriamo un plurimandrino che non lavora un singolo pezzo ma pezzi differenti che vengono cambiati frequentemente, allora il tempo di set-up diventa un punto fondamentale nel calcolo del tempo ciclo.
Senza tenere conto di questo, il risultato potrebbe essere un plurimandrino altamente performante in produzione ma con tempi lunghi di set-up, con il risultato di un tempo ciclo aggregato molto più lungo.
Tu che mi leggi sai benissimo che, al giorno d’oggi, i tempi di produzione e consegna sono sempre più ristretti rispetto al passato, tutti quelli che “fanno” produzione hanno in comune il fatto di necessitare di lavorazioni di precisione in tempi molto limitati.
Ma non solo…
Sono cambiati anche i prezzi di produzione, i costi aumentano ogni giorno ma la vendita risente dell’altissima concorrenza che, a volte non si capisce come, riesce sempre a fornire prezzi più bassi dei tuoi.
Ed è proprio questo il momento in cui è necessario fare i conti anche con la velocità di set-up, è questo il momento in cui l’abbinamento di un tornio CNC plurimandrino ad alte prestazioni con dei limitatissimi tempi di set-up riesce a fare la differenza nel mondo produttivo, perché ogni secondo risparmiato fa la differenza.
Questo concetto è sempre più rilevante nel calcolo dei costi di produzione, perché buona parte della produzione industriale sta andando sempre più nella direzione di lotti più piccoli e nella logica della lean production.
È sempre più frequente che per il calcolo della produzione, avere solo il tempo ciclo come calcolo di base per valutare un plurimandrino non sarà più sufficiente.
Il momento storico che stiamo vivendo restringerà ancora di più i tempi per l’arrivo di questo concetto.
I costi dell’energia e delle materie prime aumentano ogni giorno e costringono molte aziende a limitare le produzioni per mantenere un già risicatissimo margine per sostenere l’azienda.
L’equazione che ne risulta è molto semplice: valutare i costi di produzione comprendendo i tempi morti del cambio set-up e indirizzare le proprie scelte su plurimandrini che tengano conto di questo parametro per arrivare a calcolare esattamente i margini.
Comprendo che non tutti considerino questo aspetto quando valutano l’acquisto di un plurimandrino, perché il concetto di tempo ciclo basato solo sulla produzione è un concetto stabile da decenni.
Ma i tempi cambiano, si evolvono e, sono sincero, in tempi che pensavo essere più dilatati, tutto viaggia ad una velocità a cui è davvero difficile stare al passo e la differenza, oggi, la fa solo chi cambia.